L’appuntamento monzese si è rivelato più soddisfacente del previsto. Peccato solo che non ci sia stato tempo a sufficienza per approfondire le sue considerazioni perché la chiacchierata avrebbe potuto snodarsi su percorsi meno battuti: la riflessione sulla creazione artistica è fondamentale nel romanzo, però fin qui sono stati in pochi ad accorgersene.
La prossima volta – se mai ci sarà – prometto di bandire la consueta pigrizia da disillusione cronica e di pilotare la conversazione su un altro versante.
Comunque anche il tè senza zucchero ha la sua ragion d’essere.
La prossima volta – se mai ci sarà – prometto di bandire la consueta pigrizia da disillusione cronica e di pilotare la conversazione su un altro versante.
Comunque anche il tè senza zucchero ha la sua ragion d’essere.
2 commenti:
il tè va bevuto senza zucchero,
come, del resto, anche il caffè.
ma siamo viziati.
se io fossi meno pigra potremmo fare un gruppo di lettura online! ma in queste simpatiche librerie/sale da tè è meglio.
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