Con i mulini a vento che girano a rovescio,
E i segnali indicanti in alto e in basso,
Rovina e redenzione,
Non c'è dubbio che il vento in cui precipitano,
Non volano, le cornacchie, sia un vento d'inganni:
Gioca tiri ribaldi con valori e intenzioni,
Guida e soffia maligno, perché le allodole
Trovano arduo sfrecciare sulle nuvole;
Verso Londra è girato, e turbe assetate
Di uomini con camicie di flanella
E ragazze con cappelli infiorati
Intenti a visitare i luoghi famosi,
Viaggiano nei loro torpedoni su strade
Che conducono a sordide città
Sudice di garage e d'insegne di tè a buon mercato.
La fede nel divino risolverebbe molte cose,
Perché allora il vento fallace sarebbe con certezza
Vento del diavolo, e l'alta trinità
Sarebbe incolpevole dei misfatti ventosi.
Ma le vie sono cambiate, e molte vie conducono
In luoghi diversi da quelli indicati
Da chi progettò gli ovvii percorsi
E ora, sbagliando direzione,
Su miglia di pietre miliari orizzontali,
Perplessi oltre le perplessità,
Torcono le loro povere budella.
Il vento è mutato, ha rovesciato
Il manto del buio e della luce,
Reso insignificante il significato. Il vento dell'errore
S'agita, gonfio, vecchio di veleno, da una bocca crostosa.
Soffia il vento mutato, e c'è una scelta di segnali
Girati verso il Cielo, e pie turbe
Di neofiti che imboccano strade alterate.
(Dylan Thomas, With windmills turning wrong directions, traduzione A. Marianni)
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