venerdì 25 giugno 2010

Summer in the country

Subito dopo l’alba sono le voci stridule dei corvi a svegliarci. Appollaiati sulle antenne dei vicini urlano richiami grotteschi. A piccoli gruppi becchettano nel prato tagliato di fresco, rapidi e determinati come sciacalli dopo una strage. Si appostano sotto la finestra, gemono versi quasi felini, torvi e minacciosi. Il cuore comincia la sua stanca marcia tra le rovine del giorno, all’ora in cui la gatta lancia i suoi pianti di guerra e fa scempio delle prede.

5 commenti:

sam ha detto...

no, la gatta ha fatto un massacro? :D

exit ha detto...

Per ora si interessa solo di volatili. Speriamo.

endimione ha detto...

Per me quello del risveglio è il momento più difficile della giornata; e certo uno scenario del genere non aiuta...

rose ha detto...

quando i gatti mi svegliano prematuramente temo sempre che mi venga un infarto. prima o poi capiterà.

exit ha detto...

@endimione: La campagna ha un'anima inquietante che l'inverno tiene a bada e che l'estate, invece, rivela in tutta la sua brutalità. Tutto sommato preferisco i ruvidi risvegli invernali, filtrati dal buio e dal gelo. La luce e i suoni dell'estate in effetti rendono più angosciante - più aspro - il contatto con la realtà.
@rose: Come ti capisco! :)