Mi fanno stare male le classiche incongruenze primaverili: aria gelida e fiori di pesco, cime innevate e grassi giacinti blu. Che sciocchezza - e che disagio - applicare i triti percorsi invernali a queste giornate invasive che pretendono ben altro. Nessuno può permettersi di perdere il ritmo stabilito da non si sa bene chi, ognuno si aggiusta il proprio malessere in corsa. Io mi difendo come posso. Freno. Non ho traguardi che si possano raggiungere rinnegando se stessi.
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