Mi ricordo un caldissimo giorno di luglio a Lucerna, alcuni anni fa. Girovagando per la città rovente in attesa del concerto di Willy DeVille finimmo in un negozio di strumenti musicali dove c'era questo tizio grande e grosso, molto gentile, che chiacchierava amabilmente con la commessa a proposito di un Chorus; pensai che doveva essere sicuramente uno dei tanti artisti che ruotavano attorno al Blue Balls Festival in corso, e mi stupì la sua semplicità, la sua cortesia di cliente. Il tizio in jeans e camicia a quadri comprò il suo Chorus e se ne andò, mentre il mio bluesman era troppo intento a curiosare in tutto quel ben di Dio per osservare la scenetta. Solo la sera, incrociando la sua foto su una locandina, realizzai che il tizio del Chorus altri non era che Gary Moore. Oggi Gary Moore ci ha lasciato. È morto in Spagna, in un hotel, come spesso accade agli artisti. Aveva 58 anni. Un altro grande irlandese.
domenica 6 febbraio 2011
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3 commenti:
no! orca miseria.
qua ormai anche artisti che hanno a malapena quindici anni più di me periscono con inquietante frequenza. mi devo attrezzare emotivamente.
E non era neanche il classico rocker dedito agli stravizi. Era una persona assolutamente normale, un uomo semplice cui interessava solo vivere facendo musica.
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