domenica 26 settembre 2010

Piccoli editori in mostra al castello di Belgioioso

Gelida pioggia autunnale, acquitrini e risaie. Il castello di Belgioioso è il luogo più deprimente di tutta la Lombardia e la fiera della piccola editoria che vi si svolge ogni anno durante l'ultimo fine settimana di settembre è un evento stanco e privo di reale significato. Ieri mattina vagavo per le stanze semideserte del castello - 40 espositori in meno su 130 della scorsa edizione - con l'unico desiderio di scambiare le classiche parole di rito col mio editore e poi schizzare via da tutta quella tetraggine.
Non è così che si dà nuova linfa al mercato del libro. Non è così che fa convergere l'attenzione sul vero significato dello scrivere. Atrofia intellettuale e sonnolenza stagnavano ieri più che mai negli opprimenti saloni settecenteschi.
Me ne sono andata via rapida come un furfante, sentendomi in colpa per tutte quelle parole - montagne di parole - accatastate inutilmente e inutilmente esposte.
Il violento clima autunnale, nel frattempo, aveva restituito colore all'ammorbante campagna pavese.
Nei campi dove il frumento giaceva abbattuto dalla pioggia scintillava un'inedita marezzatura gialloverde.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedo che ti piace il buon vecchio Mervyn. Anch'io sono un appassionato della saga di Groan. Sto ancora aspettando l'edizione italiana dell'ultimo capitolo per l'Adelphi che non arriverà mai a questo punto... peccato. Ho trovato la traduzione molto buona.

exit ha detto...

Il terzo volume della saga è uscito lo scorso febbraio. Avrei dovuto scriverne, infatti. Ho continuato a rimandare perché non riuscivo ad accingermi all'ingrato compito...Non dico di più. Cercherò di trovare il tempo e il coraggio per dirne qualcosa.