Il rigurgito estivo ha scatenato orde di insetti. Oltre la siepe, a intervalli regolari, vedo sollevarsi sciami turbolenti come di coriandoli, chicchi di riso gettati a una sposa. Un istante di quiete poi il turbine ricomincia a vorticare, folle e incontrollabile come una tempesta di neve. Il cielo è turchino e ogni foglia scintilla. Io sono più inquieta che mai e con nevrotica insistenza getto lo sguardo oltre la siepe; fiuto il cielo, l’aria, il destino. Splendore nell’erba e sciami rotanti. Come sono angusti i confini del mondo: possibile che io abbia già consumato tutte le prospettive? O non è piuttosto arrivato il momento di cambiare il punto di osservazione?
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4 commenti:
la seconda mia cara, la seconda...
sai che dipingo? beh, c'è sempre un "altro" punto di vista e un'altra prospettiva a svelare segreti,
dunque...
abbraccio vito
Caro Vito, uomo dal multiforme ingegno, invidio quelli che sanno dipingere. Abbraccio anch'io.
mi hai fatto ridere! dimmi che la giornata sorride anche a te ... e che cavolo, che gusto c'è se non si condivide...
e sulla "gentile invidia" lassà stà (cit.bersani)you're fishing for compliments, neh?
vabbè vabbè, come negarteli?
abbraccio
vì
Oh, Vito, complimenti per cosa? Per aver appena rammendato una maglia pur essendo praticamente incapace di tenere in mano un ago? Bé sì, grazie, in effetti non è stato facile, ma con una buona dose di incoscienza mi sembra di aver ottenuto un risultato accettabile...:)
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