venerdì 20 agosto 2010

Gita al lago


Lucerna è una cittadina graziosa, precisa e ordinata come solo una città svizzera può essere. Il lago, le radure erbose sullo sfondo, le antiche torri affilate, il lungo ponte di legno ornato di fiori: gli svizzeri sono riusciti a infilare nel panorama lucernese tutto quello che normalmente uno trova nei paesaggi delle fiabe. Perciò i giapponesi a Lucerna, quando non vengono scaricati in comitiva dentro una qualche gioielleria convenzionata, impazziscono a fotografare qualsiasi cosa, persino le aree di servizio autostradali.
Lucerna è una città in cui tutto, eccezion fatta per le scarpe, costa grosso modo il doppio che in Italia (peccato che, in materia di calzature, la mia sensibilità non coincida minimamente con quella elvetica): persino la fuffa cinese assume un aspetto più chic, a Lucerna.


Di tutte le glorie di cui può a buon diritto vantarsi la città, una in particolare suscita la mia sincera e incondizionata ammirazione: si tratta del complesso avveniristico che in pratica ingloba il
KKL, la stazione ferroviaria e una serie di parcheggi sotterranei. Da buona italiana, resto incantata dinanzi all'attuazione di un progetto urbanistico che segue semplicemente un filo logico molto lineare: i parcheggi consentono l'accesso diretto alla stazione; uscendo in superficie ci si trova immediatamente nel centro città affacciato sul lago, a pochi passi dai numerosi eventi musicali e culturali offerti dal KKL; il quale, a sua volta, nonostante il rigore astratto che ne caratterizza l'architettura si inserisce nel contesto con estrema naturalezza.
In linea di massima è il KKL la ragione per cui mi capita di andare a Lucerna e anche quando - come nel caso del festival attualmente in corso - non posso permettermi di goderne l'acustica straordinaria (peraltro già sperimentata in passato), mi accontento di ammirare l'essenziale monumentalità dell'insieme. Mi siedo in riva al lago e osservo il viavai dei musicisti, gli strumenti in spalla, una babele di lingue, di incontri, di saluti. Oggi è il turno di Mahler e Schoenberg, ma un mese fa questo stesso luogo era sede di un festival rock. Intanto, a sfiorare la fontana sono individui d'ogni età e provenienza, mentre un cielo incerto di fine estate colora di verde il rettangolo d'acqua che congiunge idealmente il KKL al suo lago, anima e simbolo della sua città.

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