giovedì 1 aprile 2010

Aprile

Da una parete dell’ufficio la ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer mi sorveglia enigmatica, lo sguardo vetroso che suggerisce complicità ma anche un impedimento invalicabile; un’ammissione di impotenza, insomma.

Nel sottobosco della ginestra sono sprizzati due giacinti blu: spavaldi come ospiti inattesi, hanno la tipica, sorprendente bellezza dei frutti illegittimi. Eleganza selvatica. Un monito doloroso.


Un'inquietudine oscura mi impedisce di apprezzare questa primavera dal clima nordeuropeo, un malessere profondo sigilla l'immaginazione. Inutilmente forsizia e fiori di pesco si affannano a contrastare lo schiaffo della pioggia. E l’unica alternativa a questa rassegnazione senza parole sono i soliti sogni di fuga.

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