Un debutto discografico di altissimo livello quello del duo composto dalle sorelle Natascia e Raffaella Gazzana (rispettivamente violino e pianoforte): dopo anni di intensa attività concertistica in tutto il mondo le due strumentiste approdano direttamente alla ECM di Manfred Eicher con un lavoro estremamente raffinato che rientra a pieno titolo nell'estetica della mitica etichetta tedesca. Un cd dalle sonorità limpidissime, un repertorio inusuale, rigoroso; e tuttavia un cd intriso di un'atmosfera squisitamente autunnale. Non è un caso forse se a dare il titolo a questo debutto è un breve lavoro cameristico di Valentin Silvestrov, compositore ucraino vivente, largamente rappresentato nel catalogo ECM.
Da sempre assidue frequentatrici del repertorio cameristico novecentesco, Natascia e Raffaella Gazzana affrontano con sensibilità e affiatamento autori e linguaggi sonori assai diversi fra loro. Nonostante l'apparente limitazione espressiva imposta da un organico ridotto, varietà melodica e dinamica sono assicurate.
Ad aprire la sequenza dei brani è una pregevolissima opera giovanile di Toru Takemitsu: il pianismo liquido e la sequenza di accordi giustapposti rimandano direttamente a Debussy e Messiaen, e suggeriscono al contempo un affascinante corto circuito culturale, considerata l'attrazione dei due grandi compositori francesi nei confronti della dimensione contemplativa propria della musica orientale. Il passaggio alla Sonata che Paul Hindemith compose nel 1935 è quasi impercettibile, ma bastano poche battute e subito si svela il complesso impianto armonico dell'opera. Dall'aspro razionalismo di Hindemith all'alta tensione emotiva che caratterizza la Sonata di Leoš Janáček: un eccesso d'impeto avrebbe incrinato il sofferto intimismo dell'opera, ma l'interpretazione delle sorelle Gazzana affronta il susseguirsi febbrile di moti autoconsolatori, subito incalzati da gesti sferzanti, senza mai cedere a sbavature o sentimentalismi. È precisamente questa lucidità sempre vigile, l'assoluta coerenza all'intento dell'autore a costituire la cifra interpretativa del Duo Gazzana. Un approccio che ci restituisce delle letture vibranti e, nel caso specifico, rende irresistibili i five pieces di Valentin Silvestrov. Cinque pezzi ipnotici, pervasi a tratti da una malinconia schubertiana, che si sono rapidamente trasformati nella mia personale colonna sonora di questi primi giorni d'autunno.
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