Quando, nel 2004, Chrissie Hynde dichiarava lapidaria al canale televisivo online brasiliano UOL : "Ho già avuto tutti gli uomini di cui avevo bisogno", certo non immaginava che qualche anno più tardi, ad un party, avrebbe dato il suo numero di telefono a un certo JP Jones - giovane e oscuro rocker gallese, reduce da un poco entusiasmante contratto con la EMI, in cerca di identità musicale dopo lo scioglimento della sua band - con e per il quale avrebbe scritto un intero disco introdotto dall'inequivocabile Perfect lover.
Poco importa se l'attrazione fatale conduce ad una relazione che Chrissie finisce per considerare impossibile; quello che conta davvero per la splendida cinquantanovenne è che il rapporto con il giovane JP sia funzionale ad una rinnovata spinta compositiva - "L'amore non è musica / La musica è il meglio", teorizzava del resto anche Frank Zappa. La carica emozionale si riversa per intero in un album di rock and roll incredibilmente godibile: melodie immediate che viene spontaneo canticchiare già al secondo ascolto, arrangiamenti essenziali e su tutto la preziosa voce di Chrissie Hynde, in luminoso e singolare contrasto con l'affannosa raucedine di JP.
In questa recente intervista rilasciata al Telegraph, l'energica e vulnerabile Chrissie racconta tutto con la consueta franchezza. Da sottolineare il giudizio impietoso - che condivido in pieno - riservato alla attuale scena musicale britannica.
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