tag:blogger.com,1999:blog-1990832709562592873.post1281042045068488541..comments2023-05-25T17:48:08.287+02:00Comments on exit strategy: Alice di Tim Burtonexithttp://www.blogger.com/profile/02778664168650079738noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-1990832709562592873.post-73636581637066990162010-03-18T17:26:28.859+01:002010-03-18T17:26:28.859+01:00Indubbiamente il mezzo che si sceglie per racconta...Indubbiamente il mezzo che si sceglie per raccontare influenza la narrazione stessa. La parola scritta, a mio avviso, si può permettere una varietà di sfumature, può ampliare la prospettiva (anche senza 3d!) e stratificare i livelli di lettura. In questo caso, poi, stiamo parlando di due opere con una "mission" completamente diversa. Chiaro che il film finisce per enfatizzare certi stereotipi tipicamente fiabeschi, ma lo fa con originalità, inventiva, gusto. Insomma, contrariamente a quel che quasi tutti dicono, io il tratto distintivo di Burton l'ho visto eccome.<br />Quanto all'intreccio narrativo temevo si sarebbe risolto in una forzatura e invece è riuscitissimo.<br />Comunque ho scoperto che, tra gli spettatori comuni, non sono pochi quelli che criticano il film senza aver letto il libro e avendo come riferimento, nel migliore dei casi, il cartone animato disneyano.exithttps://www.blogger.com/profile/02778664168650079738noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1990832709562592873.post-49564281737545308292010-03-18T09:55:46.484+01:002010-03-18T09:55:46.484+01:00e comunque l'idea (pur hollywoodiana la sua pa...e comunque l'idea (pur hollywoodiana la sua parte) di tirare fuori un intreccio narrativo da Alice è interessante. <br />butto lì: nel libro predominano le componenti della favola (prevalgono brevi episodi con animali parlanti), qui è valorizzato l'elemento fiabesco.rosehttps://www.blogger.com/profile/08298463165159229273noreply@blogger.com